Buffering Lento dei Video – Guida

Risulta essere piuttosto frequente, anche per coloro che possiedono una connessione Internet veloce, riscontrare dei problemi di buffering lento, magari guardando video su YouTube. Vediamo dunque quali sono le cause che possono determinare questo problema e quali sono le soluzioni possibile.

Va detto che le cause che possono determinare un buffering lento non sono per forza collegate alla velocità della connessione, anche se sicuramente questa è la prima cosa da controllare. Verifichiamo quindi il nostro router e assicuriamoci che la luce che mostra la connettività sia fissa e non lampeggiante, caso nel quale provvederemo a contattare il provider al fine di comprendere le ragioni del problema. Spegnere e riaccendere, con una pausa di trenta secondi, il router non è una cattiva idea, a volte è sufficiente a risolvere i problemi.

Se stiamo usufruendo di una connessione WiFi, controlliamo che la ricezione sia buona e, nel caso non lo sia, avviciniamoci al Router o eliminiamo eventuali elementi interposti tra noi e il dispositivo per migliorare il segnale. Se possibile, passiamo a una connessione via cavo.

Controlliamo che i server DNS siano i migliori possibili rispetto la nostra connessione, e eventualmente impostiamo dei server DNS veloci per ottenere un miglioramento della connessione.

Cancelliamo cronologia, file temporanei e cache internet del browser che stiamo usando tramite un programma per pulire il Pc. Questi sono dati per lo più inutili che possono rallentare il Pc, infatti talvolta abbiamo la percezione che Internet sia lento mentre il problema magari è a livello locale nel nostro computer.

Chiudiamo programmi che non stiamo utilizzando e in particolare quelli che utilizzano la connessione Internet. Spesso, particolarmente se stavamo effettuando il download di file dalla rete, noteremo un notevole miglioramento della velocità di navigazione

Infine, dopo avere posto in essere tutto quanto sopra per risolvere i problemi di buffering lento, passiamo a modificare le impostazioni di buffering direttamente su Adobe Flash Player. Apriamo dunque YouTube e avviamo in un video a caso, uno qualsiasi.

Posizionandoci con il mouse nell’area del video clicchiamo con il tasto destro del mouse e nel menu che appare clicchiamo su Impostazioni. Si aprirà quindi una finestra dalla quale potremo gestire le impostazioni di Adobe Flash Player.

Notiamo che nella parte bassa sono presenti delle piccole icone, corrispondenti a delle schede navigabili delle impostazioni, clicchiamo sulla prima di queste, riportante l’immagine del monitor di un computer e controlliamo che la voce Abilita accelerazione hardware sia spuntata.

buffering

Ora andiamo sulla terza icona iniziando a contare da sinistra, quella che riporta l’immagine di una cartella semi aperta e portiamo la dimensione del buffer a 1MB o addirittura al massimo, pari a 10 MB muovendo l’indicatore sulla barra verso destra. Chiudiamo dunque cliccando sul pulsante Close.

buffering lento

Infatti le interruzioni di un video su YouTube sono dovute al fatto che la velocità di visualizzazione è superiore a quella di download dei dati. Aumentare la dimensione del buffer permette a Adobe Flash Player di immagazzinare una maggiore quantità di dati in modo tale da aver più dati a disposizione prima di iniziare la riproduzione, ovviando in questo modo a una connessione lenta. In breve in questo modo non avremo un internet più veloce, ma ridurremo comunque la possibilità di vedere un video a scatti.

In ogni caso ricordiamo che coloro che hanno problemi di Internet lento è comunque bene attendano che sia caricato almeno la metà di un video prima di iniziarne la visione in modo da evitare che questo si interrompa nel corso della stessa.

Attivare Ibernazione Windows 8

In questa guida spieghiamo come attivare l’ibernazione in Windows 8.

Coloro che possiedono il sistema operativo Windows 8 si saranno accorti che, tra le varie opzioni di spegnimento e stand by disponibili nel momento in cui si procede a terminare la sessione in corso, manca la facoltà di mettere in ibernazione il sistema. In verità non è che su Windows 8 manchi completamente l’opzione per spegnere il computer completamente e riprendere successivamente la sessione di lavoro, il fatto è che tale possibilità è stata disattivata da Microsoft stessa di default. Pertanto, se desideriamo attivare l’ibernazione in Windows 8, dovremo cambiare alcune impostazioni del sistema operativo, vediamo quali.

La prima cosa che dobbiamo fare, se siamo intenzionati a modificare le impostazioni che consentano di ibernare Windows 8, è aprire lo Start Screen premendo, da tastiera, il tasto Win quindi  ricercare la dicitura Energia all’interno dello stessa Start Screen.

Una volta individuata la voce energia clicchiamo su Impostazioni nella barra laterale destra. In questo modo circoscriviamo la ricerca al solo pannello di controllo. Fatto questo dobbiamo cliccare su Cambia comportamento dei pulsanti di alimentazione al fine di inserire la nuova opzione di spegnimento del sistema.

Si apre dunque una finestra nella quale facciamo click dove è scritto Modifica le impostazioni attualmente non disponibili. In questo modo entriamo in un menu che ci permette di sbloccare tutte quelle impostazioni che Microsoft ha bloccato per ragioni di sicurezza, tra queste appunto quelle di ibernazione. Scorriamo ora verso il basso la pagina e inseriamo la spunta affianco alla dicitura Ibernazione. Terminiamo cliccando su Salva cambiamenti al fine di salvare le nuove impostazioni.

attivare ibernazione windows 8

Se ora proviamo a spegnere il computer, noteremo che adesso possiamo ibernarlo. Infatti, posizionandoci con il puntatore del nostro mouse a piacimento nell’angolo in basso o in quello in alto dello schermo sulla destra, possiamo cliccare sul pulsante Arresta. Abbiamo ora facoltà di selezionare la voce ibernazione che prima non compariva.

ibernazione

Ibernando il nostro computer, otterremo come risultato quello di salvare nel disco rigido tutti i dati della sessione di lavoro, come i documenti aperti e i programmi in esecuzione. Una volta eseguito il salvataggio, il computer si spegnerà in forma totale. Tuttavia la prossima volta che accenderemo il computer, potremo riprendere da dove eravamo rimasti senza dovere avviare i vari programmi o aprire nuove finestre, il sistema stesso leggerà i dati relativi al precedente salvataggio e ci permetterà di continuare da dove eravamo rimasti.

Chiavetta USB Protetta da Scrittura – Cosa Fare Quando è Impossibile Formattare

In alcuni casi può succedere che venga visualizzato un messaggio relativo alla chiavetta USB protetta da scrittura. Il messaggio che impedisce il salvataggio dei dati su un dispositivo USB appare non solo quando salviamo i dati, ma anche quando tentiamo di formattare una chiavetta USB protetta da scrittura.

Solitamente questo succede a causa di un’impostazione del sistema operativo Windows. Esistono diversi metodi che ci consentono di sbloccare una chiavetta USB protetta da scrittura, alcuni adatti a utenti non esperti e altri consigliati a chi è maggiormente abituato a modificare configurazioni avanzate.

chiavetta usb protetta da scrittura

Il più semplice dei modi per sbloccare una chiavetta USB protetta da scrittura è quello di utilizzare un programma che consenta di eseguire tutte le operazioni necessarie in modo automatico. Il programma che consigliamo è HDD LLF Low Level Format Tool, uno strumento che consente du sbloccare e formattare supporti USB. I sistemi operativi supportati sono Windows Windows XP, Windows Vista, 7, Server 2003, 2008, 2008R2 sia a 32 bit che a 64 bit. Il funzionamento è molto semplice, bisogna avviare l’applicazione, selezionare la chiavetta USB da formattare, cliccare il pulsante Continue, accedere alla scheda Low level format e cliccare su Format this device per avviare la formattazione.

Gli utenti un poco più esperti che volessero formattare una chiavetta USB protetta da scrittura, invece, potranno utilizzare diskpart, che è uno strumento inserito all’interno dello stesso sistema operativo Windows. Per avviarlo apriamo il prompt dei comandi e digitiamo diskpart, quindi scriviamo list disk e individuiamo quale è la chiavetta che vogliamo formattare.

impossibile formattare chiavetta usb

Una volta individuata l’unità da formattare digitiamo il comando select disk X sostituendo la X con il numero della chiavetta USB protetta da scrittura da formattare. Digitiamo ora attributes disk clear readonly.

chiavetta usb

A questo punto la chiavetta USB non dovrebbe più essere protetta da scrittura. Se vogliamo procedere con la fomattazione digitiamo clean e quindi create partition primary. Ora lanciamo la formattazione indicando anche il relativo formato con il comando format fs=fat32 quindi chiudiamo l’applicazione scrivendo exit.

Agli utenti esperti, infine, che volessero sbloccare una chiavetta USB protetta da scrittura rimanendo poi liberi di decidere se formattarla o meno, consigliamo di intervenire sul registro di Windows. Per prima cosa dunque accediamo all’Editor del Registro di Windows, Utilizziamo quindi la combinazione di tasti Win+R o tramite il menu Start ci posizioniamo su Esegui e quindi scriviamo il comando regedit Nell’editor di registro apriamo il menu di sinistra e accediamo al percorso  HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Control\StorageDevicePolicies, quindi facciamo doppio click sulla chiave di registro denominata WriteProtect e cambiamo il valore settandolo su 0.

disco usb

Se la cartella StorageDevicePolicies non fosse presente dobbiamo crearla, click con il pulsante destro del mouse nella cartella Control quindi Nuovo e poi valore DWORD. Riavviamo il computer al termine. Ora la chiavetta USB dovrebbe essere sbloccata e si potrà tornare a salvare dati sulla stessa o formattarla.