Riparare File MKV – Come Fare

Riparare file MKV permette spesso e volentieri di salvare ore e ore di lavoro. Capita infatti che dopo molto tempo investito nel download di un file MKV questo non sia visualizzabile perchè presenta alcuni errori. In questi casi ci viene in aiuto il programma che ci accingiamo a conoscere, il quale ci permetterà di riparare i file MKV in modo rapido e intuitivo.

Per prima cosa diciamo che questo programma risulta essere sempre più utile visto che il formato video MKV sta riscuotendo un grande successo grazie all’alta qualità che dei video. Capita tuttavia che questi tipi di file, come altri, possano risultare danneggiati e quindi impossibili da aprire.

Per riparare MKV dai più comuni errori consigliamo il download di un programma gratuito denominato Meteorite, vediamo più nel dettaglio come funziona e come utilizzarlo.

Per prima cosa effettuiamo il download del programma sul nostro pc e quindi, una volta scompattato il file ZIP, provvediamo a eseguire il file exe facendo doppio click sullo stesso. Meteorite è un programma che non necessita di installazione, potremo dunque anche archiviarlo in una chiavetta USB, cosa ci permetterà di risparmiare spazio sul nostro computer.

L’interfaccia di Meteorite è piuttosto intuitiva e semplice da usare, grazie alla funzionalità drag and drop incorporata nel programma sarà sufficiente trascinare il file MKV che presenta errori nella finestra del programma stesso.

come riparare file mkv

Lo sviluppatore del software garantisce che Meteorite sia in grado di riparare i più comuni errori che presentano i file MKV, compresi quelli che si generano nel corso del download dei file o mentre gli stessi vengono trasferiti tra più dispositivi.

Meteorite ci informa sull’andamento della riparazione grazie a una barra di progresso, al termine veine creato, nella medesima cartella in cui è ubicato il file da riparare, anche la copia riparata. Il file riparato, che sarà in tutto e per tutto similare all’originale, sarà distinguibile grazie grazie al suffisso meteorite che precederà il nome del file danneggiato.

Meteorite è dunque un programma che vale la pena tenere a portata di mouse nel nostro computer, è un programma leggero e che occupa poca memoria, non ha bisogno di essere installato, è gratuito, è semplice da usare e consente di recuperare i file MKV con un click facendoci risparmiare tempo.

Configurazione Chiavetta Tim, Wind, Vodafone, Tre e Fastweb

Vediamo oggi come effettuare la configurazione chiavetta Tim, Wind, Vodafone, Tre e Fastweb in modo da utilizzarle per la connessione in rete.

Le chiavette USB brandizzate, ovvero vendute da un operatore telefonico e riportanti il marchio dello stesso, sono già predisposte con i dati necessari all’accesso a internet, basterà inserire la SIM Card dell’operatore, collegare la chiavetta al computer e in modo del tutto automatico questa permetterà al’accesso alla rete.

configurazione chiavetta internet tim vodafone tre wind

Se possediamo o acquistiamo una chiavetta non brandizzata, ovvero senza il marchio di alcun operatore telefonico impresso nella stessa, dovremo invere effettuare la configurazione per accedere alla rete

Come prima cosa dobbiamo collegare la chiavetta al computer e eseguire il programma di configurazione che viene messo a disposizione con il dispositivo o che è disponibile per il download presso il produttore della chiavetta stessa. Per esempio, se possediamo una chiavetta Huawei e169, eseguiremo il programma Alice mobile E169 e ci recheremo nella scheda relativa alla gestione dei profili internet che troveremo senza tanta difficoltà nel menu del programma. Nel nostro esempio della chiavetta Huawei e169, ci recheremo nel menu Strumenti, quindi in Opzioni e infine in Gestione Profili.

configurazione chiavetta

Qui cliccheremo sulla voce Nuovo per creare un nuovo profilo e a seconda del tipo di operatore telefonico per il quale vogliamo configurare chiavetta e provvederemo a inserire i parametri di configurazione come indicato di seguito.

Configurazione Chiavetta Tim

Il nome del profilo, che in alcuni casi sarà riportato come nome connessione, sarà a nostra libera scelta. Per non fare confusione, la cosa più semplice che consigliamo, è di nominare il profilo con lo stesso nome della connessione, quindi TIM.

Alla voce APN indicheremo che si tratta di un APN statico spuntando l’apposita casella e scriveremo nel campo relativo all’APN la dicitura ibox.tim.it.

I campi nome utente e password relativi all’autenticazione non dovranno essere compilati e dovranno essere lasciati vuoti o con i dati che in appaiano in automatico. L’access number, o numero telefonico di accesso al servizio, se non compare automaticamente è *99#.

Dovremo quindi inserire i dati di configurazione dell’indirizzo IP e dei server DNS. Se il programma non ci mostra i relativi campi, cerchiamo il bottone che ci consenta di accedere alle impostazioni avanzate e facciamo click sullo stesso.

Alla voce indirizzo IP indichiamo quindi Dynamic, ovvero sceglieremo l’assegnazione di un indirizzo IP Dinamico e nei server DNS indichiamo come DNS primario 195.120.29.30 e lasciamo vuoto il campo del DNS secondario.

Salviamo la configurazione appena immessa e testiamo.

Configurazione Chiavetta Wind

In modo analogo a quanto fatto per la configurazione chiavetta Tim, indichiamo nel campo nome della connessione un testo qualsiasi che per comodità potrà essere uguale al nome dell’operatore telefonico e quindi WIND.

Al campo APN spuntiamo la dicitura statico per indicare che stiamo configurando un APN statico e nel relativo box di testo scriviamo internet.wind.

Esattamente come per la chiavetta Tim, anche qui lasciamo vuoti o con i dati compilati automaticamente i campi nome utente e password. Anche in questo caso il numero telefonico di accesso, noto anche come access number, se non viene completato in automatico dal sistema è *99#.

Non ci resta che configurare l’indirizzo IP e i server DNS che troveremo tra le configurazioni avanzate della connessione internet. L’indirizzo IP sarà dinamico, quindi selezioneremo Dynamic mentre il server DNS primario è  212.245.255.2 e quello secondario va lasciato vuoto.

Salviamo e iniziamo a navigare in Internet con la nostra nuova connessione completamente funzionante.

Configurazione Chiavetta Vodafone

Anche la configurazione della chiavetta vodafone non è molto diversa dalle precedenti Wind e Tim. Il nome profilo o nome connessione sarà a nostra scelta e noi consigliamo VODAFONE.

Il campo APN sarà sempre statico e nell’apposito box inseriremo l’indirizzo dell’APN web.omnitel.it.

Anche qui non imposteremo i dati che appariranno nel box autenticazione relativi a nome utente e password. Se non appare in automatico, l’access number da scrivere è *99#.

L’indirizzo IP e i server DNS, sempre tra le configurazioni avanzate, dovranno essere configurati come segue:

-Indirizzo IP Dinamico Dynamic.

-DNS Primario 10.127.1.41

-DNS Secondario Vuoto

Configurazione Chiavetta Tre

La configurazione della chiavetta Tre differisce poco dalle precedenti.

Nome della configurazione o del profilo sarà a nostra scelta e consigliamo di indicare TRE. Alla voce APN, che sarà di tipo statico, scrivere tre.it

Non indichiamo nome utente e password tra i dati di autenticazione e solamente completiamo l’access number, se non si completa da solo, con il numero *99#.

Tra le configurazioni avanzate selezioniamo indirizzo IP dinamico e lasciamo vuoti i campi relativi a DNS primario e DNS secondario .

Configurazione Chiavetta Fastweb

La configurazione è identica a quella della chiavetta Tre solo che l’APN sarà datacard.fastweb.it

Completare la configurazione di una chiavetta Tim, Wind, Vodafone, Tre e Fastweb è quindi un’operazione piuttosto semplice.

Stampare PDF Protetto – Come Fare

In passato abbiamo spiegato come modificare un file PDF e come convertirlo in Word, oggi vediamo invece come stampare un PDF protetto.

Le protezioni che possono essere applicate a un file PDF sono di due tipi, la protezione completa che non consente di aprire i file PDF senza l’inserimento della corretta password di sblocco impostata in sede di protezione del file e una protezione dalla modifica e stampa del file stesso. Tratteremo in questo articolo del secondo tipo di protezione che, per fortuna, può essere superato facilmente.

Esistono vari programmi che consentono di stampare PDF protetti ma al fine di non installare ulteriore software nel nostro computer, considerato che non capita tutti i giorni di dover stampare file PDF protetti, consigliamo due servizi online gratuiti.

Il primo di questi è CrackMyPDF, sito internet che offre la possibilità di rimuovere la protezione dei file pdf ottenendo quindi la facoltà di modificare il contenuto e ovviamente quello che più noi interessa, ovvero, stamparlo.

L’utilizzo del sito internet è piuttosto intuitivo, dovremo collegarci a CrackMyPDF e fare click sul bottone Scegli file posizionato all’inizio della pagina, subito dopo la dicitura Choose a local file. Fatto questo, faremo click su Unlock lasciando spuntata la casella I agree to the Terms of Service below.

stampare un pdf protetto

Non appena effettuata l’operazione necessaria per sbloccare il file PDF, saremo indirizzati in una nuova pagina dove facendo click sul link mostrato potremo effettuare il download del file. Allo stesso modo il sito ci informerà nel caso dovesse verificarsi qualche problema nel corso dell’operazione.

Stampare il file PDF protetto diventa ora un gioco da ragazzi, infatti essendo in possesso del file PDF sbloccato basterà avviare Acrobat Reader, o un qualsivoglia lettore di file PDF, e lanciare la stampa del file, che a questo punto non possiede più alcuna protezione.

In alternativa a CrackMyPDF consigliamo di utilizzare PDFUnlock, altro sito internet completamente gratuito che consente di sbloccare un file PDF e stamparlo.

come stampare pdf protetto

Il funzionamento di PDFUnlock non differisce da quello di CrackMyPDF, è sufficiente trascinare il file da sbloccare nell’apposita barra per caricare il file, oppure selezionarlo da computer cliccando su Il mio PC e quindi su Sblocca.

PDFUnlock rispetto a CrackMyPDF aggiunge due comode funzionalità, potremo sbloccare e stampare PDF protetti ubicati non solo presso il nostro computer locale ma anche archiviati in servizi Cloud, quali Dropbox e Google Drive.

Discorso diverso va fatto invece nel caso il file PDF sia protetto da password in apertura, caso nel quale non troveremo servizi online che ci forniscano la possibilità di sbloccare il file PDF e dovremo installare nel nostro computer un apposito programma che provvederà a ndividuare la relativa password di protezione.