Come Sostituire la Pila Tampone di un Pc

Avete acceso il pc e la data e l’ora non sono giuste o segna quella dell’anno scorso o quello di produzione?

Avete trovato l’ordine degli Hard disk invertiti nel bios?

Da un po’ di tempo il vostro pc non riesce più a ricordare le informazioni di configurazione e quando lo accendete viene visualizzato un messaggio di errore?

Anche se non succede molto spesso la batteria tampone va cambiata quando serve perchè non ha una durata infinita.

La batteria tampone ha all’incirca le dimensioni di una moneta ma pur essendo così piccola garantisce alcune funzioni fondamentali del pc, con la sua carica infatti assicura che i parametri del bios vengano mantenuti anche quando il pc viene spento e non c’è più alimentazione.

La batteria non richiede alcuna ricarica o manutenzione, tuttavia non ha una durata infinita.

Per sostituirla bisogna accedere ai componenti della scheda madre, ma non preoccupatevi, non c’è niente di particolarmente complicato da fare ed è un’operazione che può compiere chiunque, senza il rischio di combinare guai se si prendono determinate precauzioni che ora vi dirò.

Innanzitutto, cosa importantissima, bisogna spegnere il computer e scollegare il cavo di alimentazione dalla presa elettrica e dal computer. Poi aprite il case e guardate sulla scheda madre.

Cercate una pila a bottone, di solito è il modello CR2032, la troverere facilmente anche nei negozi di vestiti cinesi dove hanno vari oggettini e soprattutto batterie della sony . Lo slot in cui è alloggiata la pila ha la forma di un pozzetto e la pila è ancorata in questo slot da tre graffette a scatto, che hanno anche la funzione di conduttore. Per estrarre la batteria basta divaricare un paio di queste graffette, mi raccomando con molta delicatezza per evitare di romperle. Per eseguire l’operazione potete aiutarvi con un bastoncino di legno o di plastica, ma mi raccomando: “Attenzione se dovreste usare un giravite potreste graffiare la scheda madre”!!

Quando inserite la batteria nuova prestate molta attenzione a rispettare la giusta polarità: un lato della batteria è il polo positivo, l’altro quello negativo sulla scheda madre sta scritto quale polarita va inserita.

Per inserire la batteria nuova nell’apposito slot basta appoggiarla nell’alloggiamento e spingere fino a quando non si sente uno scatto. In alcune schede madri può capitare di dover riposizionare le graffette di aggancio. Completate queste operazioni, riposizionate il coperchio del computer e collegate i cavi. Quando il computer viene acceso per la prima volta dopo la sostituzione della batteria, quasi sicuramente verrà visualizzato un messaggio di errore. Non allarmatevi, ciò è normale dopo la sostituzione della batteria. Accendete il computer e premete il tasto per entrare nel setup del bios quindi scegliete la voce per caricare i parametri predefiniti. Impostate l’orologio, infine uscite salvando le modifiche .

Se avevate modificato l’hardware del vostro pc rispetto alla configurazione originale, ad esempio sostituendo il processore o la ram o modificando la sequenza di funzionamento della cpu e della memoria ram, allora dopo il riavvio il computer manifesterà problemi di funzionamento o peggio, Windows non parte proprio. Dovete entrate di nuovo nel setup del bios e inserire le opzioni personalizzate necessarie al funzionamento del vostro specifico pc, per esempio i valori non standard per la frequenza di funzionamento della cpu e della memoria ram. Un’ottima precauzione prima di cambiare la batteria tampone è quella di entrare nel setup del bios e trascrivere il valore di tutti i parametri, in modo da poterli reinserire in modo corretto una volta cambiata la pila.

La procedura che ho descritto riguarda la sostituzione della batteria dei computer desktop. Nei Notebook o net book è molto simile ma non alla portata di chiunque. Il più delle volte bisogna rivolgersi a un tecnico un po più esperto perché bisogna smontare il telaio del notebook o net book.

Come Scegliere un Proiettore

Acquistare un proiettore online può essere complicato vista l’ampia scelta a disposizione. Per questo, abbiamo pensato a una guida che ti aiuti nell’acquisto del proiettore giusto per te e che si adatti alle tue esigenze d’uso.

Tipologie di proiettori digitali
Proiettori tascabili (o pico)
I proiettori tascabili sono relativamente nuovi nel mercato dei proiettori digitali. Chiamati anche pico, possono stare nel palmo di una mano oppure essere montati su un treppiede da tavolo. Con tecnologia LED, servono bene come alternativa allo schermo TV, meno se si vuole fare una presentazione PowerPoint a un gruppo di persone. Un altro limite dei proiettori tascabili è l’assenza di zoom.

Proiettori multimediali
I Proiettori Multimediali rappresentano la più grande categoria dei proiettori digitali e costituiscono i proiettori più venduti nel mercato. Vengono usati per diversi scopi, dal fare presentazioni in PowerPoint al proiettare video clip ai matrimoni. Vengono considerati portatili, con modelli ultraslim, e tutti hanno lo zoom, pur essendo meno potente di quello dei proiettori home theater (in genere da 1.2X a 1.5X).
Le risoluzioni più comuni per i proiettori multimediali sono
SVGA (800 x 600),
XGA (1024 x 768) la più diffusa
WXGA (1280 x 800),
WUXGA (1920 x 1200).

Proiettori a focale corta
Una subcategoria importante dei proiettori multimediali è quella dei proiettori a focale corta e ultra corta. Questi proiettori non hanno zoom e, nella maggior parte dei casi, usano uno specchio dove viene proiettata l’immagine prima di essere mostrata sullo schermo. In genere sono a montaggio a parete e sono pensati per essere installati vicino allo schermo. I proiettori a focale corta sono spesso usati in classe come supporto insieme alla classica lavagna.

Proiettori home theater
I proiettori home theater sono pensati per offrire un’alta qualità dell’immagine e per essere usati in salotto, o in piccole stanze, dove è possibile controllare la luce dell’ambiente circostante. I proiettori home theater usano la tecnologia DLP o LcoS e offrono la migliore defizione in termni di qualità dell’immagine quando utilizzati al buio. Si tratta dei proiettori più costosi in commercio, viste le loro caratteristiche specifiche.

Proiettori fissi, per grandi sedi
Spesso i proiettori fissi per grandi sedi vengono inclusi nella categorie dei proiettori multimediali. Si tratta dei proiettori più luminosi presenti in commercio e non sono considerati portatili, richiedendo anzi impegno nella loro installazione. In molti casi sono dotati di lenti intercambiabili, rendendoli così i proiettori più adattabili in termini di distanza di proiezione.

I proiettori fissi vengono usati in aule, nei cinema, negli stadi e in altre sedi dove sono richiesti schermi grandi e non è possibile controllare la luce. Visto il loro peso e la natura del sistema di lenti utilizzato, l’installazione di questi proiettori richiede l’intervento di un professionista.

Tre fattori importanti nell’acquisto di un proiettore
Dimensione dello schermo e distanza di proiezione
Quando si acquista un proiettore è importante tenere presente la distanza di proiezione, una caratteristica determinata dalla distanza del proiettore dallo schermo, ma anche dalla dimensione di quest’ultimo.
Il primo passo nella scelta di un proiettore è quello di conoscere la dimensione dello schermo e a quale distanza dallo shermo il proiettore verrà installato. Ovviamente, se non hai problemi di spazio e hai la possibilità di appendere il proiettore al soffitto alla distanza che preferisci, potresti tecnicamente scegliere qualsiasi tipo di proiettore. Consigliamo, tuttavia, di installare il proiettore il più vicino possibile allo schermo.
Se non riesci a calcolare il rapporto tra dimensione dello schermo e distanza di proiezione, potresti optare per un modello con più zoom, oppure uno a focale corta.

Luminosità
Se la distanza di proiezione è importante, la luminosità è una caratteristica fondamentale di un proiettore. Per questo, è importante conoscere la quantità di luce presente nell’ambiente dove si vuole installare il proiettore. In ogni caso, la cosa migliore da fare sarebbe optare per proiettori luminosi, in quanto è possibile regolare la luminosità e rendere il proiettore meno luminoso, non potendo fare il contrario quando il proiettore non lo è.
In un mondo ideale, i proiettori dovrebbero essere utilizzati al buio totale, perché più c’è luce e meno è possibile vedere i contrasti. Anche prendendo un proiettore più luminoso, il problema è risolto a metà visto che la luce si confonde con le parti più scure dell’immagine, rendendole poco definite.

Risoluzione
La risoluzione in un poriettore conta, ma meno di quanto tu possa pensare. La maggioranza dei proiettori in commercio hanno una risoluzione 1024 x 768.
Alcuni proiettori hanno ancora risoluzione 800 x 600, mentre i Proiettori Portatili hanno una risoluzione molto bassa. Il consiglio è di prendere quelli con risoluzione almeno 1024 x 768 perché con risoluzioni più basse, i pixel dell’immagine si fanno nebulosi e, inoltre, molti programmi richiedono almeno questo tipo di risoluzione per potere funzionare.
Per un approfondimento su questo argomento è possibile vedere questa guida sul proiettore full hd sul sito Videoproiettore.net.

Ricapitolando:
L’acquisto di un proiettore è la soluzione giusta quando hai bisogno di un grande schermo o di dover spostarti e mostrare il tuo lavoro in vari contesti.

Per l’acquisto, una volta che conosci le dimensioni dello schermo, determina la distanza di proiezione e quindi la distanza tra il proiettore e lo schermo. Nel caso non conoscessi la dimensione dello schermo, opta per un proiettore con più zoom o che abbia la focale corta. Questo perché, nella maggior parte dei casi, ridurre la distanza è la soluzione migliore rispetto a tenerlo a distanza e proiettare immagini poco visibili.
Se non ti è possibile sapere la quantità di luce presente nell’ambiente, considera di prendere un proiettore molto luminoso. Per determinare il tipo di risoluzione, tieni presente il contesto in cui dovrai usare il proiettore e la distanza a cui siede il pubblico.
Nella scelta del tuo proiettore, puoi prendere in considerazioni anche caratteristiche secondarie di cui potresti avere bisogno, come la possibilità di proiettare una presentazione da una chiavetta USB e quindi la presenza di una porta che ne permetta l’utilizzo.

Come Pulire il Tamburo di una Stampante

Se notate costantemente tracce o macchie sulle stampe in ufficio o a casa, probabilmente significa che è giunto il momento di sostituire o pulire il tamburo della stampante. Per risparmiare soldi è sempre una buona opzione provare a pulire l’unità. Il tamburo è un componente chiave della stampante laser, poiché trasferisce un’immagine su carta per produrre la stampa finale. Le unità del tamburo sono molto sensibili, quindi se si sceglie di pulirlo, bisogna fare attenzione a non esporlo troppo tempo alla luce. Per pulire il tamburo si può consultare il manuale della tua stampante prima di farlo, perché diverse stampanti potrebbero suggerirti di prendere il tamburo per farlo pulire, piuttosto che farlo da solo. Per questo ti mostro in questa guida come pulire il tamburo nelle stampanti Brother e altre marchi di stampanti. Grosso modo la mia guida è valida su tutte le marche di stampanti.

Quello che serve
Prima di iniziare servono alcuni materiali di consumo essenziali che comprendono tamponi di cotone, pinzette o pinze a punta di ago, un panno morbido per la pulizia o la lanugine, asciugamani di carta e alcol denaturato. Dopo aver fornito questi materiali, estrarre l’unità tamburo dalla stampante. Leggi le istruzioni del produttore per evitare di danneggiare il tamburo. Quando si estrae il tamburo, evitare di lasciare impronte sulle superfici del rullo. Alcuni toner potrebbero fuoriuscire durante questo passaggio, quindi lasciare asciugare i tovaglioli di carta.

Ispezionare
Posare l’unità del tamburo su un set di asciugamani di carta. Esaminare attentamente per vedere se c’è un danno evidente che può essere responsabile per i segni di traccia sul tuo foglio. Se c’è, acquista una nuova unità di tamburo. Se non vedi danni, continua con la pulizia.

Pulizia
Cerca pezzi di toner sul tamburo. Rimuoverli con cura con una pinzetta, assicurandosi di non correre o toccare la superficie del gruppo tamburo. Si desidera evitare di graffiare la superficie sensibile del tamburo con oggetti appuntiti o taglienti usare il cotone. Dopo aver rimosso i pezzi di toner, immergere un batuffolo di cotone in alcol denaturato. Pulire accuratamente le aree sporche visibili sul tamburo. Se il gruppo tamburo è sporco, applicare un po ‘di alcol sul panno privo di lanugine e pulire con cura il corpo del gruppo tamburo. Ispezionare il tamburo un’ultima volta per assicurarsi che tutte le aree siano pulite.

Test
Dopo la pulizia, assicurarsi che l’unità del tamburo sia completamente asciutta prima di reinserirla nella stampante e accendere il dispositivo. Attendere un minuto o due prima di iniziare a stampare, in modo che la stampante possa scaldarsi correttamente. Stampa una o due pagine di prova. Se ci sono ancora strisce, attendere un altro paio di minuti e stampare altre due pagine di prova. Se ciò non risolve il problema, potrebbe essere necessario acquistare un nuovo gruppo tamburo.

I passi da seguire
Sollevare il coperchio dello scanner.
Aprire il coperchio anteriore.
Estrarre Lentamente il gruppo tamburo e cartuccia toner.
Premere la leva di blocco ed estrarre la cartuccia toner dal gruppo tamburo.
Ruotare verso di sé l’ingranaggio del gruppo tamburo controllando la superficie del rullo tamburo.
Pulire la superficie del tamburo con un tampone di cotone pulendo i residui di polvere o impurità sulla superficie.
Reinserire la cartuccia toner all’interno del gruppo tamburo fino allo scatto In posizione.
Se la cartuccia viene inserita correttamente, la leva di blocco verde sul gruppo tamburo si solleva automaticamente.
Reinserire il gruppo tamburo e toner nella macchina.
Chiudere il coperchio superiore.
Chiudere il coperchio dello scanner con entrambe le mani.

Si tratta quindi di una procedura semplice.