Siti per Vendere Online

In un articolo pubblicato in passato abbiamo segnalato i migliori CMS per ecommerce, aprire un proprio sito non è però l’unica soluzione per chi vuole vendere in rete.

Un’alternativa è rappresentata dai siti per vendere online, siti che permettono di mettere in vendita i propri prodotti in modo semplice e veloce e di raggiungere un numero elevato di potenziali clienti.

La scelta tra la vendita sul proprio sito e quella tramite i servizi di cui parliamo in questa guida deve essere fatta in base a quelle che sono le propri esigenze, troviamo infatti vantaggi e svantaggi.
I siti per vendere online sono semplici da utilizzare, permettono di iniziare un’attività in modo veloce e offrono la possibilità di essere subito visibili.
Creare il proprio sito con un CMS richiede sicuramente più impegno, bisogna gestire tutti gli aspetti del servizio e promuovere il sito per fare in modo che sia visibile. Il vantaggio è che si ha il controllo completo, si può quindi personalizzare l’aspetto in modo completo e utilizzare strumenti aggiuntivi come la newsletter per comunicare con gli utenti.

Vediamo quindi quali sono i migliori siti per vendere online.

Il punto di partenza non può che essere eBay, sito che può essere utilizzato per vendere con due modalità diverse.
Troviamo infatti eBay classico, che permette di mettere all’asta qualsiasi tipo di oggetto, e eBay annunci, su cui è possibile pubblicare inserzioni visualizzate in base alla categoria e al luogo in cui si trova l’oggetto.
Le funzionalità di eBay sono numerose, tra le possibilità troviamo anche quella di aprire un negozio eBay per svolgere un’attività professionale e ottenere tariffe convenienti per la pubblicazione delle aste.
Il vantaggio di eBay è da individuare nel grande numero di utenti del sito, caratteristica che permette di ottenere una grande visibilità per i propri prodotti in vendita.
Da considerare poi che le aste pubblicate non sono limitate all’Italia, è infatti possibile vendere in tutto il mondo.

siti per vendere online

Un’altra possibilità interessante per chi vuole avviare un’attività di vendita professionale è rappresentata da Amazon.
Amazon non è infatti solo uno dei più importanti negozi online, ma permette anche di vendere i propri oggetti.
L’utilizzo del servizio è molto semplice, basta registrarsi, associare una carta di credito al proprio account e creare un’inserzione.
Le categorie di prodotti che è possibile vendere sono numerose e includono elettronica, informatica, casa, cucina, giochi, libri, musica e sport.
Chi vende meno di quaranta oggetti al mese, paga solo 0,99 euro più una commissione calcolata in percentuale sul prezzo per ogni vendita effettuata.
Chi vuole vendere grandi quantità, deve invece utilizzare un abbonamento Pro, che costa 39 euro al mese.

vendere online

L’apertura del proprio sito di ecommerce, eBay e Amazon sono le soluzioni migliori per chi vuole creare un vero negozio online.
Chi invece ha la necessità di vendere degli oggetti, ma non vuole avviare un’attività professionale, può considerare anche altre soluzioni.
Vediamo le più interessanti.

Subito.it è uno dei siti di annunci più conosciuti.
Permette di aggiungere inserzioni in modo molto veloce, basta scegliere la categoria, inserire le immagini del prodotto e il testo dell’annuncio e specificare il luogo in cui si trova l’oggetto.
Le categorie sono numerose e comprendono veicoli, immobili, elettronica, casa e sport.
La pubblicazione degli annunci è gratis e le inserzioni possono essere modificate accedendo alla propria area riservata.

vendere

 

Bakeka.it è un altro servizio che può essere utilizzato per mettere in vendita i propri oggetti usati.
Si tratta di un sito di annunci che propone le inserzioni divise per regione e provincia e che permette di effettuare ricerche nelle varie categorie di prodotti.
La pubblicazione di un annuncio è veloce, bisogna scegliere la provincia, il comune, la categoria dell’oggetto e inserire il testo e la foto dell’inserzione.
Effettuando la registrazione al sito è possibile accedere a funzionalità aggiuntive come la pubblicazione rapida, la gestione centralizzata e la promozione degli annunci.
Il sito è molto frequentato e quindi la visibilità che è possibile ottenere è buona.

siti di annunci online

 

Secondamano.it è un altro nome molto conosciuto per quanto riguarda gli annunci.
Anche in questo caso è possibile pubblicare le proprie inserzioni gratis.
La pubblicazione avviene tramite una procedura guidata che risulta essere simile a quella presente nei siti segnalati in precedenza.
Gli utenti possono poi visualizzare gli annunci in base alla categoria o al luogo.

siti di vendita online

 

I siti che permettono di vendere online sono numerosi, quelli che abbiamo segnalato in questo articolo sono quelli più visitati e che offrono una maggiore visibilità alle proprie inserzioni.
Troviamo poi numerosi siti dedicati a categorie specifiche di prodotti, molto utili nel caso si voglia vendere una particolare tipologia di prodotto.

Programmi, Strumenti Online, Applicazioni e Modelli per Fare un Business Plan

Il business plan è un documento in cui vengono descritte le future strategie dell’azienda e le operazioni che devono essere eseguite per metterle in atto.
Nel business plan viene quindi spiegato cosa, quanto tempo e quanti soldi serviranno per rendere effettivo il modello di business dell’azienda

Scrivere un business plan non è semplice, il documento deve essere dettagliato e spiegare in modo preciso quali saranno le risorse, i clienti, i ricavi e i costi dell’azienda.
Per semplificare questa operazione è possibile utilizzare programmi, strumenti online, applicazioni e modelli gratis.

Vediamo quindi quali sono le migliori risorse disponibili in rete per scrivere un business plan.

Programmi per Business Plan
Business Plan Pro è probabilmente il programma di questo tipo più conosciuto.
Si tratta di uno strumento disponibile da numerosi anni e che risulta essere disponibile per Windows.
Tra le funzionalità segnaliamo la presenza di oltre cinquecento modelli di business plan, opzioni per eseguire calcoli finanziari e fare previsioni sull’andamento dell’attività e dati per ricerche di mercato.
Il programma non è però gratis, anzi il prezzo è piuttosto alto.

programmi per business plan

 

PlanMagic è un altro programma per Windows che può essere utilizzato per fare un business plan.
Mette a disposizione numerose informazioni come statistiche dei vari settori e dati sull’andamento delle aziende nei diversi mercati.
Tra le funzionalità troviamo il calcolo finanziario, l’importazione di dati da Excel e la creazione di grafici.
Troviamo inoltre alcuni modelli da utilizzare per il proprio business plan.
Il limite è da individuare nel fatto che non è possibile avere più utenti che lavorano sullo stesso progetto.

fare un business plan

 

L’analisi finanziaria è sicuramente la caratteristica migliore di Ultimate Business Planner.
A differenza di altri programmi, che prevedono questa fase come ultima, questo programma inizia subito con il calcolo dei possibili costi e ricavi e quindi è possibile capire velocemente le possibilità di successo del proprio progetto.
L’applicazione mette a disposizione alcuni esempi di business plan, non offre però modelli da compilare inserendo i propri dati.
Anche in questo caso il programma è a pagamento e risulta essere disponibile per Windows.

programmi per fare business plan

 

Plan Write for Business si caratterizza per il numero elevato di esempi di business plan che mette a disposizione.
Si tratta di un programma per Windows piuttosto semplice con cui è possibile scrivere il proprio business plan.
Per ogni sezione del progetto troviamo istruzioni dettagliate sulle informazioni che dovrebbero essere inserite e suggerimenti utili.
Il limite è da individuare nella mancanza di strumenti per il calcolo finanziario che troviamo invece in altre applicazioni di questo tipo.

programmi per scrivere business plan

Strumenti Online per Creare un Business Plan
Lo strumento online migliore per scrivere un business plan è LivePlan.
Mette a disposizione modelli per tutti i settori che possono essere utilizzati in modo veloce, inserendo le informazioni relative alla propria attività.
Troviamo opzioni per determinare le possibilità di successo del progetto e per calcolare i costi e i ricavi.
Numerose sono anche le statistiche e le informazioni relative ai mercati a cui è possibile accedere.
Segnaliamo inoltre la presenza di guide dettagliate, anche se in inglese, utili per capire come scrivere un business plan.
Come la maggioranza dei servizi di questo tipo non è gratis, il prezzo è però piuttosto basso se confrontato con altri strumenti simili.

siti per scrivere business plan

Tra i siti più interessanti per chi vuole creare un business plan troviamo sicuramente Enloop.
Il servizio mette a disposizione funzionalità utili come la creazione di documenti PDF interattivo, il supporto per varie valute, l’analisi del proprio settore, il calcolo delle probabilità di successo.
Il sito è in inglese ma l’utilizzo è piuttosto semplice.
La versione gratis è limitata e permette di creare solo un business plan.

business plan

Tra gli strumenti disponibili in italiano segnaliamo iPlanner.
Si tratta di un servizio piuttosto semplice che mette a disposizione alcuni modelli di business plan e guide su come scrivere il documento.
Troviamo anche la possibilità di eseguire calcoli finanziari e creare grafici.
Il sito non offre le funzionalità avanzate presenti in alcuni dei servizi segnalati in precedenza ma risulta essere una soluzione utile per chi cerca uno strumento in italiano.

iplanner

Plancruncher.com è un servizio online che permette di creare un business plan molto breve.
Viene infatti creato un documento di una pagina in cui troviamo sezioni con informazioni sull’idea, il prodotto, l’azienda, i ricavi e i fondi necessari.

siti per creare business plan

Esempi e Modelli di Business Plan Gratis
Score.org mette a disposizione alcuni modelli gratis di business plan da scaricare.
Il numero di modelli è piuttosto limitato e i documenti sono in inglese, si tratta comunque di una risorsa interessante.
Sul sito troviamo anche modelli di altro tipo, utili per la gestione di un’azienda.
I file sono in formato Doc e Xls e possono quindi essere aperti e modificati con Word e Excel.

siti per business plan

 

Bplans.com mette a disposizione numerosi esempi di business plan da scaricare.
I modelli sono divisi in categorie, a seconda del tipo di attività, e possono essere visualizzati online.
Anche in questo caso i documenti sono in inglese.

come scrivere un business plan

 

Applicazioni per Business Plan
Non mancano neanche le applicazioni per scrivere business plan con smartphone e tablet.

Business Plan Premier è uno degli strumenti più conosciuti.
Mette a disposizione strumenti utili per identificare i propri obiettivi sul mercato, creare la descrizione del prodotto, analizzare la concorrenza e calcolare costi e ricavi.
Il documento creato può poi essere esportato in Pdf o Word e inviato tramite mail o archiviato su spazio cloud.

applicazione per scrivere business plan

 

Elevatr è un’altra applicazione per iPhone e iPad che permette di creare un business plan.
Le funzionalità sono minori rispetto a quelle presenti nello strumento segnalato in precedenza.
Risulta essere però semplice archiviare informazioni per il proprio business plan e condividerle con altri utenti.
Anche in questo caso l’applicazione non è gratis.

Segnalateci quali sono i vostri programmi e strumenti online preferiti per scrivere un business plan in modo semplice e veloce.

Come Recuperare la Cronologia Cancellata da Internet Explorer, Firefox e Chrome

In questa guida spieghiamo come recuperare la cronologia cancellata da Internet Explorer, Firefox e Chrome.

I browser salvano un elenco dei siti che sono stati visitati recentemente nella cronologia, a meno che la relativa opzione non sia stata disattivata.
La cronologia può anche essere cancellata tramite il browser, l’eliminazione non è però completamente sicura.

Vediamo nel dettaglio in che modo è possibile tentare di recuperare la cronologia.

Recuperare i File Cancellati
La cronologia, come tutte le altre informazioni, viene archiviata sul computer all’interno di file.
Quando si cancella la cronologia, questi file vengono eliminati dall’hard disk.
Questo significa che recuperando i relativi file cancellati, è possibile ripristinare la cronologia dei browser.

Le cartelle in cui i file della cronologia sono archiviati sono le seguenti
Internet Explorer – C:\Users\<username>\AppData\Local\Microsoft\Windows\History
Mozilla Firefox – C:\Users\<username>\AppData\Roaming\Mozilla\Firefox\Profiles\<profile folder>
Google Chrome – C:\Users\<username>\AppData\Local\Google\Chrome\User Data\Default
Dove <username> deve essere sostituito con il proprio nome utente utilizzto sul computer.

come recuperare la cronologia cancellata

L’operazione può essere eseguita con uno dei programmi per recuperare file cancellati di cui abbiamo parlato in passato.
Per velocizzare l’operazione è possibile configurare l’applicazione in modo che esegua la ricerca dei file cancellati sono nella directory utilizzata dal browser per archiviare la cronologia.

recuperare cronologia browser cancellata

Controllare la Cache del DNS
Il computer usai server DNS per trasformare i nomi di dominio che digitiamo nella barra degli indirizzi del browser negli indirizzi IP utilizzati dai computer per comunicare tramite la rete.

Le richieste che vengono fatte ai server DNS e le relative risposte vengono archiviate temporaneamente sul proprio computer.
Quando si cancella la cronologia del browser, la cache del DNS non viene modificata e quindi è possibile recuperare alcune informazioni sui siti visitati.

Vediamo la procedura da seguire.
-Aprire il prompt dei comandi di Windows.
-Digitare il comando ipconfig /displaydns

recuperare cronologia

Come risultato sarà mostrata una lista dei siti visitati di recente con le relative informazioni sull’indirizzo IP.

Questo metodo ha alcuni limiti.
Il browser non è infatti l’unica applicazione che contatta il server DNS, questo significa che nalla cache DNS troveremo anche siti che sono stati contattatti da altri programmi installati sul computer.
Inoltre questa soluzione non permette di sapere la pagina che è stata visualizzata, troviamo solo il nome del dominio del sito.
L’ultimo limite è da individuare nel fatto che la cache DNS viene cancellata ogni volta che il computer è riavviato.

Utilizzare i Log del Router
Alcuni router permettono di registrare tutto il traffico in entrata e in uscita.
Ogni marca di router presenta funzionalità diverse, questa opzione di solito è però disattivata.

Per verificare se il proprio router permette di registrare il traffico, è necessario entrare nel pannello di amministrazione e controllare se è presente una sezione Log.

cronologia

Nel caso in cui il router supporti questa funzionalità, e sia abilitata, sarà possibile visualizzare le varie connessioni eseguite.
Tramite queste informazioni è possibile capire a quali siti è stato effettuato l’accesso.

Come spiegato, ogni marca di router presenta un pannello di amministrazione diverso.
L’unico modo per verificare se questa soluzione è possibile è entrare nel router e verificare le opzioni a disposizione.

Soluzioni che non Funzionano
In rete sono presenti numerose guide su come recuperare la cronologia cancellata di Internet Explorer, Mozilla Firefox e Google Chrome che contengono informazioni non corrette.

Utilizzo dei Punti di Ripristino
Molto spesso viene consigliato di utilizzare i punti di ripristino, funzionalità di cui abbiamo parlato in questo articolo.
Questo significa riportare il computer a uno stato precedente alla cancellazione della cronologia dei browser.

Questa soluzione non funziona con nessuno dei browser.
Si tratta quindi di una perdita di tempo.

Utilizzo dei file Index.dat
Un’altra soluzione proposta molto spesso è quella di utilizzare alcuni programmi specifici per visualizzare i file Index.dat presenti sul proprio computer.
Anche questa operazion è inutile, dopo che la cronologia è stata cancellata, anche le informazioni presenti in questi file non sono più disponibili.
Aggiungiamo inoltre che i file Index.dat non sono più utilizzati da Internet Explorer nelle versioni recenti.

Come abbiamo visto, recuperare la cronologia cancellata dei browser non è semplice ma è comunque possibile.
Il consiglio è quello di provare le soluzioni proposte.