Configurazione Chiavetta Tim, Wind, Vodafone, Tre e Fastweb

Vediamo oggi come effettuare la configurazione chiavetta Tim, Wind, Vodafone, Tre e Fastweb in modo da utilizzarle per la connessione in rete.

Le chiavette USB brandizzate, ovvero vendute da un operatore telefonico e riportanti il marchio dello stesso, sono già predisposte con i dati necessari all’accesso a internet, basterà inserire la SIM Card dell’operatore, collegare la chiavetta al computer e in modo del tutto automatico questa permetterà al’accesso alla rete.

configurazione chiavetta internet tim vodafone tre wind

Se possediamo o acquistiamo una chiavetta non brandizzata, ovvero senza il marchio di alcun operatore telefonico impresso nella stessa, dovremo invere effettuare la configurazione per accedere alla rete

Come prima cosa dobbiamo collegare la chiavetta al computer e eseguire il programma di configurazione che viene messo a disposizione con il dispositivo o che è disponibile per il download presso il produttore della chiavetta stessa. Per esempio, se possediamo una chiavetta Huawei e169, eseguiremo il programma Alice mobile E169 e ci recheremo nella scheda relativa alla gestione dei profili internet che troveremo senza tanta difficoltà nel menu del programma. Nel nostro esempio della chiavetta Huawei e169, ci recheremo nel menu Strumenti, quindi in Opzioni e infine in Gestione Profili.

configurazione chiavetta

Qui cliccheremo sulla voce Nuovo per creare un nuovo profilo e a seconda del tipo di operatore telefonico per il quale vogliamo configurare chiavetta e provvederemo a inserire i parametri di configurazione come indicato di seguito.

Configurazione Chiavetta Tim

Il nome del profilo, che in alcuni casi sarà riportato come nome connessione, sarà a nostra libera scelta. Per non fare confusione, la cosa più semplice che consigliamo, è di nominare il profilo con lo stesso nome della connessione, quindi TIM.

Alla voce APN indicheremo che si tratta di un APN statico spuntando l’apposita casella e scriveremo nel campo relativo all’APN la dicitura ibox.tim.it.

I campi nome utente e password relativi all’autenticazione non dovranno essere compilati e dovranno essere lasciati vuoti o con i dati che in appaiano in automatico. L’access number, o numero telefonico di accesso al servizio, se non compare automaticamente è *99#.

Dovremo quindi inserire i dati di configurazione dell’indirizzo IP e dei server DNS. Se il programma non ci mostra i relativi campi, cerchiamo il bottone che ci consenta di accedere alle impostazioni avanzate e facciamo click sullo stesso.

Alla voce indirizzo IP indichiamo quindi Dynamic, ovvero sceglieremo l’assegnazione di un indirizzo IP Dinamico e nei server DNS indichiamo come DNS primario 195.120.29.30 e lasciamo vuoto il campo del DNS secondario.

Salviamo la configurazione appena immessa e testiamo.

Configurazione Chiavetta Wind

In modo analogo a quanto fatto per la configurazione chiavetta Tim, indichiamo nel campo nome della connessione un testo qualsiasi che per comodità potrà essere uguale al nome dell’operatore telefonico e quindi WIND.

Al campo APN spuntiamo la dicitura statico per indicare che stiamo configurando un APN statico e nel relativo box di testo scriviamo internet.wind.

Esattamente come per la chiavetta Tim, anche qui lasciamo vuoti o con i dati compilati automaticamente i campi nome utente e password. Anche in questo caso il numero telefonico di accesso, noto anche come access number, se non viene completato in automatico dal sistema è *99#.

Non ci resta che configurare l’indirizzo IP e i server DNS che troveremo tra le configurazioni avanzate della connessione internet. L’indirizzo IP sarà dinamico, quindi selezioneremo Dynamic mentre il server DNS primario è  212.245.255.2 e quello secondario va lasciato vuoto.

Salviamo e iniziamo a navigare in Internet con la nostra nuova connessione completamente funzionante.

Configurazione Chiavetta Vodafone

Anche la configurazione della chiavetta vodafone non è molto diversa dalle precedenti Wind e Tim. Il nome profilo o nome connessione sarà a nostra scelta e noi consigliamo VODAFONE.

Il campo APN sarà sempre statico e nell’apposito box inseriremo l’indirizzo dell’APN web.omnitel.it.

Anche qui non imposteremo i dati che appariranno nel box autenticazione relativi a nome utente e password. Se non appare in automatico, l’access number da scrivere è *99#.

L’indirizzo IP e i server DNS, sempre tra le configurazioni avanzate, dovranno essere configurati come segue:

-Indirizzo IP Dinamico Dynamic.

-DNS Primario 10.127.1.41

-DNS Secondario Vuoto

Configurazione Chiavetta Tre

La configurazione della chiavetta Tre differisce poco dalle precedenti.

Nome della configurazione o del profilo sarà a nostra scelta e consigliamo di indicare TRE. Alla voce APN, che sarà di tipo statico, scrivere tre.it

Non indichiamo nome utente e password tra i dati di autenticazione e solamente completiamo l’access number, se non si completa da solo, con il numero *99#.

Tra le configurazioni avanzate selezioniamo indirizzo IP dinamico e lasciamo vuoti i campi relativi a DNS primario e DNS secondario .

Configurazione Chiavetta Fastweb

La configurazione è identica a quella della chiavetta Tre solo che l’APN sarà datacard.fastweb.it

Completare la configurazione di una chiavetta Tim, Wind, Vodafone, Tre e Fastweb è quindi un’operazione piuttosto semplice.

Stampare PDF Protetto – Come Fare

In passato abbiamo spiegato come modificare un file PDF e come convertirlo in Word, oggi vediamo invece come stampare un PDF protetto.

Le protezioni che possono essere applicate a un file PDF sono di due tipi, la protezione completa che non consente di aprire i file PDF senza l’inserimento della corretta password di sblocco impostata in sede di protezione del file e una protezione dalla modifica e stampa del file stesso. Tratteremo in questo articolo del secondo tipo di protezione che, per fortuna, può essere superato facilmente.

Esistono vari programmi che consentono di stampare PDF protetti ma al fine di non installare ulteriore software nel nostro computer, considerato che non capita tutti i giorni di dover stampare file PDF protetti, consigliamo due servizi online gratuiti.

Il primo di questi è CrackMyPDF, sito internet che offre la possibilità di rimuovere la protezione dei file pdf ottenendo quindi la facoltà di modificare il contenuto e ovviamente quello che più noi interessa, ovvero, stamparlo.

L’utilizzo del sito internet è piuttosto intuitivo, dovremo collegarci a CrackMyPDF e fare click sul bottone Scegli file posizionato all’inizio della pagina, subito dopo la dicitura Choose a local file. Fatto questo, faremo click su Unlock lasciando spuntata la casella I agree to the Terms of Service below.

stampare un pdf protetto

Non appena effettuata l’operazione necessaria per sbloccare il file PDF, saremo indirizzati in una nuova pagina dove facendo click sul link mostrato potremo effettuare il download del file. Allo stesso modo il sito ci informerà nel caso dovesse verificarsi qualche problema nel corso dell’operazione.

Stampare il file PDF protetto diventa ora un gioco da ragazzi, infatti essendo in possesso del file PDF sbloccato basterà avviare Acrobat Reader, o un qualsivoglia lettore di file PDF, e lanciare la stampa del file, che a questo punto non possiede più alcuna protezione.

In alternativa a CrackMyPDF consigliamo di utilizzare PDFUnlock, altro sito internet completamente gratuito che consente di sbloccare un file PDF e stamparlo.

come stampare pdf protetto

Il funzionamento di PDFUnlock non differisce da quello di CrackMyPDF, è sufficiente trascinare il file da sbloccare nell’apposita barra per caricare il file, oppure selezionarlo da computer cliccando su Il mio PC e quindi su Sblocca.

PDFUnlock rispetto a CrackMyPDF aggiunge due comode funzionalità, potremo sbloccare e stampare PDF protetti ubicati non solo presso il nostro computer locale ma anche archiviati in servizi Cloud, quali Dropbox e Google Drive.

Discorso diverso va fatto invece nel caso il file PDF sia protetto da password in apertura, caso nel quale non troveremo servizi online che ci forniscano la possibilità di sbloccare il file PDF e dovremo installare nel nostro computer un apposito programma che provvederà a ndividuare la relativa password di protezione.

Come Localizzare un Cellulare da Pc Gratis

In questo articolo spieghiamo come localizzare un cellulare da Pc tramite GPS.

Localizzare un cellulare tramite GPS è una possibilità utile, non solo per stupire i propri amici fingendosi degli investigatori, ma per trovare il proprio dispositivo tutte quelle volte che lo dimentichiamo da qualche parte. Al posto di passare ore e ore in preda al nervosismo, tentando di ricordarci dove lo abbiamo lasciato, potremo facilmente localizzare lo smartphone tramite GPS. Infine, in caso di furto, questa funzionalità sarà la nostra salvezza, permettendoci di trovare il dispositivo.

L’applicazione, disponibile sia per smartphone Android che per iPhone, che permette di localizzare un cellulare tramite GPS si chiama Lookout e risulta essere gratuita nelle sue funzioni base di localizzazione. Il funzionamento di questo strumento è estremamente intuitivo e permette di individuare su google maps l’ubicazione dello smartphone accedendo da un qualsiasi browser internet all’area riservata.

Vediamo come localizzare un cellulare tramite GPS. Per prima cosa colleghiamoci all’App Store, se possediamo un iPhone, e scarichiamo Lookout per iPhone, oppure colleghiamoci al Google Play Store e scarichiamo Lookout per Android. Una volta completata l’installazione,  dovremo lanciare l’applicazione sul nostro smartphone e prendere visione della guida che apparirà alla prima esecuzione. Per procedere oltre faremo click su Next.

come localizzare un cellulare

Fatto questo, viene mostrato un modulo da compilare per creare il nostro account. L’applicazione infatti possiede due interfacce, una sul nostro smartphone e una su internet alla quale potremo accedere con un normale browser. I dati che indicheremo nel modulo che stiamo compilando, sono quelli che utilizzeremo per accedere anche da browser tutte quelle volte che vorremo localizzare lo smartphone tramite GPS da Pc.

localizzare cellulare da pc

Così come l’applicazione è totalmente gratuita, anche creare l’account su Lookout è gratis. Dovremo però ricordarci di attivarlo cliccando sul link che ci verrà inviato all’indirizzo mail specificato.

Per localizzare il nostro smartphone tramite GPS ci recheremo nel sito internet di Lookout e entreremo nella nostra area riservata tramite i dati di accesso precedentemente inseriti in fase di registrazione. La piattaforma non prevede l’uso di un particolare sistema operativo e sarà quindi accessibile sia da Windows che da Mac o Linux e anche dai sistemi operativi mobili.

localizzare smartphone

Nell’area privata avremo modo di vedere la mappa del luogo dove si trova il telefono e cliccando nel comando a forma di altoparlante invieremo allo smartphone l’ordine di emettere un suono per facilitare le nostre attività di ricerca. Se avremo abilitate le funzioni avanzate, disponibili a pagamento, e utilissime in caso di furto dello smartphone, potremo inoltre bloccare completamente l’accesso allo smartphone cliccando sull’icona a forma di lucchetto e addirittura potremo resettare tutto lo smartphone e i dati in esso contenuti cliccando sul comando a forma di cerchio tratteggiato.

localizzare cellulare

Inoltre, nella versione per Android, l’applicazione salverà in automatico la posizione dello smartphone non appena rileva che la batteria è scarica, in modo che si possa risalire all’ultimo posto dove il nostro dispositivo si è trovato, e sarà inviata una mail contenente le foto delle persone che avevano in mano il nostro smartphone qualora questi provino, per cinque volte consecutive, a inserire un codice di sblocco non corretto.

Lookout si presenta come una suite multifunzione e, sempre nella versione per Android, oltre che servizi di localizzazione tramite GPS, ingloba anche un antivirus gratis che poteggerà il nostro dispositivo da attacchi di malware.

Per coloro che invece non vogliono scaricare software aggiuntivo e che possiedono iPhone, va detto che anche iCloud, applicazione nativa del sistema operativo iOS, contiene una funzione che permette di localizzare un cellulare tramite GPS.

La funzione, denominata Trova il mio iPhone, non è abilitata di default e va attivata alla prima attivazione dello smartphone. Tuttavia, se non è stata attivata in sede di prima accensione è sufficiente, recarsi in Impostazioni, quindi entrare nelle impostazioni di iCloud e muovere la levetta in modo da attivare Trova il mio iPhone.

Accedendo da browser a iCloud e recandoci nell’apposita sezione del menu Trova il mio iPhone, apparirà la lista dei dispositivi e la loro ubicazione. Anche in questo caso potremo compiere azioni sul nostro smartphone da remoto quali emettere un suono, bloccare il telefono, avviare un messaggio, e così dicendo. Il limite però di Trova il mio iPhone è che per funzionare è necessario che lo smartphone sia collegato a internet, fatto questo che non sempre è possibile.

In entrambi i casi l’applicazione richiede parecchie risorse e ha un consumo abbastanza importante di batteria, particolarmente quando si continua a interpellare l’applicazione stessa per richiederle di fornirci maggiori informazioni riguardo la posizione del cellulare.