Velocizzare Bluestacks

BlueStacks è un emulatore Android per Pc che permette di fare funzionare su sistema operativo Windows le applicazione per Android. Vedremo, nel corso di questo approfondimento, alcuni semplici trucchi che permettono di ottimizzare la configurazione di Windows in modo da velocizzare BlueStacks.

Quando utilizziamo un emulatore stiamo forzando quello che è il sistema operativo in uso nel Pc. Infatti per mezzo di un emulatore inganniamo i vari software, che credono che nel Pc sia in esecuzione Android e non Microsoft Windows, come invece risulta essere. Trattandosi di una forzatura è normale che le applicazioni, e tra queste l’emulatore, risultino lenti o possano anche accadere dei crash nel momento in cui si generano dei conflitti.

bluestacks

Per quanto riguarda BlueStacks, che probabilmente è l’emulatore Android più popolare in questo momento, esistono dei semplici trucchi che consentono di velocizzare il programma senza minare la stabilità del sistema operativo. Per ottenere questo risultato, tutto quello che si deve fare, è accedere al menu Start di Windows e qui cercare Esegui e digitare regedit. Se non trovate Esegui, perchè utilizzate Windows 10 o una versione recente del sistema operativo, potrete anche digitare nella barra di ricerca direttamente il comando regedit.

Viene in questo modo aperto l’Editor del Registro di sistema. A questo punto cercate la chiave HKEY_LOCAL_MACHINE tra le differenti chiavi disponibili e successivamente accedete a SOFTWARE e, poi, tra i vari programmi che sono installati sul PC in uso, individuate BlueStacks. Giunti a questo punto dovete accedere alla cartella Guests e cliccare poi solo una volta sulla cartella Android.

Verranno visualizzate in questo modo differenti valori DWORD e stringhe nella parte destra della finestra. Tra tutti i valori disponibili dovrete cliccare su Memory. Si aprirà così una finestra che vi permetterà di modificare i valori di Memory. Dovrete modificare il valore portandolo a 1024. Non solo, anche la Base dovrà essere modificata, per fare questo spuntate il valore Base Decimale.

velocizzare bluestacks

Fatto questo confermate il tutto e uscite da Regedit. Riavviate il sistema operativo per fare in modoche le modifiche inserire possano trovare piena attuazione e avviate BlueStacks. Noterete ora che il programma è più fluido e veloce, sia per quanto riguarda l’esecuzione che per quanto riguarda le varie applicazioni che andrete a lanciare.

Chiaramente molto dipende anche dalla potenza del computer che state usando, tutti gli emulatori necessitano di computer dotati di una discreta memoria RAM e di una CPU veloce per riuscire a funzionare al meglio.

Come Togliere un Pacchetto Sky

Nel momento in cui non vi interessa più un servizio Sky che avete sottoscritto, potete richiedere il downgrade dell’abbonamento, vedremo, nel corso di questa guida, come togliere un pacchetto Sky.

Sky permette ai propri clienti di personalizzare la propria offerta, adeguandola ai gusti. Per fare questo ogni cliente più costruirsi la propria televisione personalizzata, aggiungendo o eliminando, a preferenza, i servizi che non intende usare, i quali verranno disattivati al termine del periodo di fatturazione già pagato o già sottoscritto.

come togliere un pacchetto sky

Per togliere un pacchetto Sky e di conseguenza ridurre la composizione dell’abbonamento si può utilizzare uno dei seguenti canali di contatto.

Mail. Basta recarsi nella sezione Contatta del portale ufficiale Sky e inviare una mail all’azienda, avendo cura di indicare Gestire l’abbonamento nell’apposito campo dedicato alla motivazione della richiesta.

Telefono. Chiamando il numero 199 100 400 si possono disattivare i singoli pacchetti attivi sul proprio abbonamento Sky. La chiamata non è gratuita, si tratta di un numero a tariffazione fissa il cui costo è di 0,15 euro/min IVA inclusa da rete fissa. Il costo della chiamata da telefono cellulare, invece, dipende dal piano telefonico in essere con il vostro operatore telefonico.

In entrambi i casi la richiesta di disattivazione va inoltrata almeno trenta giorni prima della scadenza contrattuale e, come indicato, diventerà effettiva solamente a partire dal prossimo rinnovo del contratto. Il cliente, qualora desiderasse, può anche richiedere a Sky di disattivare il pacchetto prima della successiva scadenza contrattuale. Questo non darà luogo a rimborsi per il periodo di abbonamento non goduto ma permetterà comunque al cliente di ottimizzare l’offerta Sky in base alle proprie reali preferenze. Per richiedere la disattivazione di un servizio Sky prima che scada il periodo contrattuale, la procedura è uguale a quella descritta precedentemente. L’effettiva disattivazione sarà effettuata alla fine del mese successivo rispetto alla data di richiesta.

In ogni caso, sia che la disattivazione del servizio avvenga alla scadenza contrattuale, che prima della scadenza contrattuale, Sky potrà addebitare un costo di 10,08 euro come costo di gestione amministrativa della variazione contrattuale. Non solo, la disattivazione di una promozione può anche dare luogo alla perdita di sconti o promozioni di cui si stava usufruendo, particolarmente se tali sconti e promozioni erano stati attribuiti proprio in relazione alla sottoscrizione del pacchetto ora disattivato. Inoltre, se in futuro il cliente Sky decidesse nuovamente di abilitare il pacchetto che in precedenza aveva disabilitato, l’azienda non garantisce che questi beneficerà di tutte le promozioni che vengono riservate agli altri clienti.

Chiaramente l’eliminazione di ogni servizio Sky comporta anche la cancellazione dei servizi da questo dipendenti, così per esempio se si rinuncia all’opzione Sky HD, si perde anche la visione dei canali riservati ai clienti HD.

Togliere un pacchetto Sky è quindi un’operazione piuttosto semplice e veloce.

Come Funzionano le Smart Tv

Sempre più spesso negli ultimi anni sentiamo parlare di Smart TV, vediamo di entrare nel dettaglio, nel corso di questo approfondimento, di come funzionano. Sostanzialmente, a parte il nome inglese che fa sembrare le cose più complicate, una Smart TV altro non è che un televisore che possiede alcune funzionalità avanzate. Questo possono andare da dei semplici comandi vocali o gestuali fino alla presenza di una connessione Internet e alla possibilità di effettuare videochiamate egiocare online.

Da quanto detto finora possiamo dunque concludere che una smart TV è una televisione intelligente, nel senso che l’utilizzatore può interagire con il dispositivo. A consentire l’interazione con lo strumento è un sistema operativo interno nel quale cui possono essere installate varie applicazioni. Quante applicazioni si possano installare e la liberà di aggiungere nuove applicazioni varia a seconda del tipo di Smart TV che si possiede. Alcune dispongono di porta USB, per esempio, che si utilizza quando si vuole riprodurre musica o video, altre, dotate di connessione LAN o WiFi, dispongono di applicazioni quali Skype, Facebook, Youtube o consentono l’accesso a differenti servizi di noleggio online.

come funzionanno smart tv

Insomma, si può vedere la Smart TV come una tablet, solo che di dimensioni maggiori e con non tutte le funzionalità che possiede una tablet, o perlomeno non ancora tutte. Le Smart TV, infatti, sono un fenomeno molto recente, anche se esistono da diversi anni, è solo negli ultimi anni che hanno trovato successo commerciale. Tra le tante funzionalità particolarmente apprezzate dagli utenti, la possibilità di registrare i programmi televisivi, in modo simile a quanto fa il decoder di MySkyHD, oppure il fatto di essere gestibili da smartphone o di potere interagire con supporti sviluppati per il gioco come Kinect di Microsoft o Wii Remote.

Trattandosi di una tecnologia ancora relativamente nuova, il vero limite presentato dalle smart TV è  quello che che riscontrano i sistemi operativi per smartphone diversi da Android e iPhone, trattandosi di un mercato di piccole dimensioni, vi sono ancora poche applicazioni installabili e i sistemi operativi che permettono il funzionamento delle smart TV molte volte presentano malfunzionamenti. In tanti puntano a una versione di Android pensata appositamente per le smart TV, come soluzione per aprire alla portabilità delle applicazioni presenti su Play Store anche sulla smart.

Il secondo limite di una Smart TV consiste nel fatto che potenzialmente viene superata dal punto di vista tecnologico più velocemente di una normale televisione, come per gli smartphone Android, dopo un paio di anni si rischia che le nuove applicazioni non siano più installabili sui vecchi dispositivi.